ANNO XII - &MAGAZINE - 

La truffa del bancomat che svuota il conto.

La truffa del bancomat che svuota il conto.

Le truffe online sono in aumento sia per chi vende che per chi acquista prodotti o servizi. Ecco a cosa prestare attenzione e come proteggersi.

Uno degli svantaggi di un mondo iperconnesso è senza dubbio l'aumento dei tentativi di truffe online. I cattivi attori stanno trovando un terreno sempre più fertile nel mondo online di internet, sfruttando anche l'ignoranza di molti che ancora non familiarizzano con il mondo digitale.

In effetti, le notizie di truffe riuscite su Internet sono all'ordine del giorno. Il rischio esiste non solo per chi acquista beni o servizi online, ma anche per i comuni cittadini che vogliono vendere qualcosa che non gli è più utile nel mondo dell'usato.

Ed è proprio questa l'ultima frontiera dei ladri informatici, che stanno utilizzando tecniche specifiche per creare sempre più vittime. La Polizia Postale avverte tutti i cittadini del nuovo tentativo di truffa e offre consigli per tutelarsi ed evitare di cadere nella trappola. La tecnologia ATM sta diventando sempre più popolare sul web e ci sono state migliaia di segnalazioni e lamentele da parte di persone che hanno avuto la sfortuna di essere truffate da criminali.

Tutto inizia quando decidi di vendere alcuni oggetti di seconda mano su uno dei tanti marketplace, social network o siti web professionali ormai noti a tantissimi. Molte volte, a poche ore dall'inserimento del tuo annuncio online, ricevi una telefonata da parte di un interessato che, dopo aver posto alcune domande pratiche sul prodotto, si dice disposto all'acquisto impegnandosi ad incaricare un corriere per il ritiro della merce il giorno dopo. Tuttavia, per il pagamento, non chiederà iban o numeri di carte prepagate per regolare il corrispettivo pattuito. Convincerà il venditore a recarsi presso uno dei tanti bancomat della zona e seguire specifiche istruzioni per sbloccare il credito direttamente sul proprio conto. Una volta che la vittima è allo sportello, la persona dall'altra parte del telefono ingannerà il malcapitato facendogli credere di incassare la somma, quando in realtà gli farà fare il contrario, addebitandogli l'importo a favore di un proprio conto a carta ricaricabile.

La tecnica consiste nell'ingannare il venditore ad andare al bancomat, facendogli credere che verserà l'importo pattuito direttamente sul conto corrente. Invece, le vittime della truffa seguiranno le istruzioni fornite dal cosiddetto acquirente al telefono, accreditando l'importo al il truffatore' - un avviso della polizia postale per avvisare di fare attenzione, soprattutto se si è troppo di fretta per completare la procedura. Quando la vittima si rende conto che la truffa è troppo tardi, rintracciare l'identità dei truffatori è quasi impossibile. È una tecnica sempre più utilizzata, spesso per persone anziane che non hanno esperienza con dispositivi digitali e pagamenti.

Ma anche per chi acquista beni o servizi online le truffe sono onnipresenti. In molti casi pagherà della merce che non riceverà mai e vedrà il venditore scomparire dalla circolazione.

Con l'avvicinarsi dell'estate, bisogna stare attenti ad una nuova truffa: un sito clone che emula perfettamente il più importante portale di prenotazione di vacanze online. La convinzione è quella di prenotare un alloggio ad un prezzo interessante nella struttura più importante, in realtà il sito è un fake. Chi è dietro di esso di solito deve pagare un deposito tramite bonifico bancario o addebito su carta. Una volta acquisito, scompare dalla circolazione. La polizia consiglia che prima di prenotare una vacanza da un sito web è bene verificare che sul sito ci sia la partita IVA (obbligatoria per legge), assicurarsi che ci sia un numero di telefono o un indirizzo e soprattutto controllare che la struttura scelta sia correttamente iscritta all'Anagrafe Tributaria.

 


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